foto di Roberto Sama

Spinello

Spinello è una delle maggiori frazioni di Santa Sofia e dall'alto dei suoi 850 metri regala splendidi panorami.

Di grande fascino è la chiesa di Santa Maria in Equis, in stile romanico, parzialmente crollata a causa dei terremoti: un recente restauro ha permesso di recuperare la facciata e le pareti, mentre al posto del soffitto ora c'è... il cielo!

Proprio di fronte alla Chiesa di Santa Maria in Equis troviamo la "Campana della poesia" realizzata da Pasqualino Versari. Si tratta di una delle opere del giardino dei Pensieri solidi, un originale museo di scultura a cielo aperto ideato nei primi anni 2000 proprio da Versari: lungo i sentieri dell'antico paese oggi si trovano opere e sculture di artisti italiani e stranieri.

Spinello è sicuramente nota per Sportilia, il grande centro sportivo polivalente che si trova all'ingresso della frazione. Qui, dal 1991, soggiorna in estate l'Associazione Italiana Arbitri e, nel corso del tempo, la struttura ha accolto numerose nazionali di varie discipline sportive e provenienti da numerosi Stati, tra cui ricordiamo la Nazionale Italiana di Calcio nel 1994.

Tra le curiosità, ricordiamo la leggendaria figura di Baldaccio, capitano di ventura che occupò la Rocca di Spinello nel XV secolo: uomo feroce e spregiudicato, è ricordato perché, secondo una leggenda, il suo fantasma apparirebbe ogni 50 anni nelle sale del castello dei Sorci di Anghiari, sorreggendosi la testa mozzata tra le mani. Ogni anno, la Pro Loco di Spinello organizza il Premio Baldaccio, destinato a personalità nate o originarie del Comune di Santa Sofia i quali, con le loro opere, hanno dato lustro a questa comunità.

Raggio

La parrocchia di San Paterniano a Raggio faceva parte della diocesi di Sant’Ellero. Nel 1785 l’abbazia di Sant’Ellero fu soppressa e Raggio fu aggregata alla diocesi di Sansepolcro. Così come moltissime altre chiese del territorio di Santa Sofia, anche questa fu ricostruita dopo i distruttivi terremoti che caratterizzarono gli anni 1918-1919. All’interno è custodita una terracotta invetriata raffigurante la Vergine che in origine era collocata nella Cella di Santa Maria: un santuario dedicato alla Natività della Madonna che si trovava vicino al fiume, già diruto nel 1720.

La zona, sottoposta al castello di Sasseto del quale la continuità di vita ha cancellato ogni traccia, era attraversata dalla via Romea che proseguiva verso Spinello. Uno “spedale” per i pellegrini era presente presso le case dei Rovereti.

Il territorio tra Spinello e Pondo presenta peculiarità geologiche: massi erratici, come quello su cui sorgeva il castello di Sasseto, emergono dal piano di campagna. A Raggio vi sono poi grandi formazioni fossilifere di “calcari a lucina”, ampiamente studiate già al tempo di Pietro Zangheri, nella prima metà del ‘900.

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Roberto Sama
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