Matteo Perini

Biserno

Biserno si trova ai margini del confine con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e a pochi km dall'imponente diga di Ridracoli e il suo nome potrebbe derivare da "bis eremi", ovvero dalla presenza di due chiese nella zona.

Oggi il piccolo abitato di Biserno è raccolto attorno alla Chiesa di Sant'Andrea, fatta riedificare nel 1923 da don Giovanni Spighi dopo il terribile terremoto del 1918.

Le prime notizie del castello di Biserno risalgono al 1091 e l'Anglico nel 1371 lo descrive come un forte "castrum", prima del passaggio tra i possedimenti della Repubblica di Firenze nel XV secolo. L'antico castello sorgeva in cima al crinale che divide la vallata di Biserno da quella di Berleta e Corniolo: proprio qui, ora, si trova l'Oratorio del Castellaccio. Le fondamenta e le pareti sotterranee dell'Oratorio di Sant'Antonio da Padova sono la base in cui è stato edificato, nel Novecento, il sovrastante Oratorio dedicato a San Vincenzo Ferreri.

Tra gli avvenimenti più recenti, da ricordare la battaglia che si svolse il 12 aprile 1944, in occasione del rastrellamento operato dai nazi-fascisti contro i partigiani dell’VIII Brigata Garibaldi, posizionati a ridosso della Linea Gotica. Sul colle che sovrasta la frazione, la retroguardia della Brigata si sacrificò per permettere al grosso della formazione di sfuggire all’accerchiamento e ripararsi nella Foresta di Campigna. Dodici giovani rimasero sul terreno: alcuni cippi posizionati nei luoghi della battaglia ne onorano la memoria, così come il piccolo giardino pubblico del paese intitolato all'VIII Brigata Garibaldi.

Da Biserno è possibile partire per escursioni immerse nella natura: ricordiamo, ad esempio, il "Sentiero della Libertà", progettato dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna: con partenza dalla croce di Biserno, il sentiero ricalca il cammino dei partigiani e giunge a San Paolo in Alpe, prima di proseguire per Fiumari, S. Agostino, Poderone, Celle, Pian del Grado. Lungo il percorso bacheche e cartelli narrano gli eventi del tragico aprile.

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